Il lutto è un’esperienza che non deve essere intensa soltanto come la perdita di una persona cara o di un animale, ma anche la fine di una relazione, il licenziamento, la perdita dell’integrità fisica in caso di malattie e incidenti o un aborto.
Nel momento in cui una persona subisce un lutto nell’organismo si attivano gli stessi meccanismo neurali che controllano il dolore fisico. Tra questi, ad esempio, la corteccia cingolata anteriore dorsale, un’area cerebrale coinvolta nell’elaborazione del dolore fisico e nella componente affettiva del dolore. Nel lutto, quest’ultima si manifesta come sofferenza emotiva causata dalla perdita e genera una ferita.
In che modo la musica può aiutare nell’elaborazione del lutto?
La successiva restituzione ed elaborazione dei temi emersi attraverso improvvisazioni a tema sia singolarmente che in coppia o in gruppo possono favorire l’approfondimento e l’elaborazione di contenuti e vissuti. L’esperienza non è qui riferita alla musica in sé, ma alla relazione tra le persone e la musica. Questo fa sì che venga attivato un rapporto profondo con la dimensione nostalgica, creando nella persona allo stesso tempo un’esperienza piacevole, ma anche dolorosa.
In questo caso la terapia utilizzata che coinvolge la musica viene definita Song Therapy e può essere considerata un valido aiuto per l’elaborazione del lutto. In particolare, quello che viene fatto nel corso della terapia consiste nel chiedere al paziente di portare una musica personale, riferita a un momento vissuto con la persona perduta o che la lega ad un particolare momento. Questo fa si che nel soggetto si apra la possibilità contattare sensazioni, emozioni, ricordi, pensieri e fantasie che forse in nessun altro modo avrebbero potuto emergere con tale forza e intensità.
Questo tipo di terapia è meglio farla singolarmente o in gruppo?
Il gruppo ha la funzione di comprensione e condivisione nei confronti del paziente, alleviando così il proprio senso di sofferenza. Inoltre, la dimensione gruppo permette anche di esprimersi a livello emotivo, che è uno dei fattori terapeutici più importanti sia a livello intrapersonale che interpersonale.
Perché la musica si differenzia rispetto alle altre terapie per l’elaborazione del lutto?
«L’arte in generale ha come caratteristica un ruolo integrativo e riparativo e attraverso la musica sono evocate emozioni, pensieri e fantasie inconsce difficilmente contattabili. La forma artistica viene, infatti, definita come via privilegiata alla comunicazione di esperienze tramite una dimensione pre-logica, prelinguistica e pre-verbale. La terapia con la musica, poi, è basata principalmente sull’ascolto, che in sé include anche il concetto di silenzio sia interno che esterno, portando la persona a sentire di più il corpo e le emozioni, ma anche a non sentire più il silenzio come un elemento di paura. Come ogni terapia, inoltre, è importante che si crei un rapporto empatico tra il paziente, il terapeuta e/o il gruppo, in modo che il soggetto si senta libero di esprimere quello che sente.